Da quando ho iniziato la mia avventura di lavoro nel mondo tecnologico in generale, spesso mi sono trovato, prima casualmente o per circostanza e poi sviluppandone volutamente la funzione, coinvolto in tutto ciò che possa essere accreditato come intervento formativo.

Personalmente, se non sono costretto, preferisco non utilizzare il termine formazione. Ciò è dovuto al fatto che spesso il suo significato non solo è distorto, ma anche mal interpretato.

Ad oggi siamo ancora molto lontani dal considerare la formazione o meglio la gestione dei processi di apprendimento, una funzione indispensabile alla sopravvivenza di un'organizzazione.

Anche quasi tutti si fanno pregio di molti discorsi che teoricamente a livello di comunicazione danno risalto al vero valore che detiene questa argomentazione, poi al lato pratico gli errori di gestione organizzativa e strategica riportano l'Italia ultima ad oggi nelle graduatorie europee per quanto riguarda, non solo investimenti ma anche strutturazioni e finalità operative.

Questa tendenza viene personalmente da me contrastata offrendo alle organizzazioni l'integrazione dei due processi. La gestione dei processi di apprendimento e della conoscenza sono quanto di meglio il binomio ricerca tecnologica ed umanistica possano al momento offrire in termini di integrazione e di innovazione competitiva.

Anche questa categoria della sezione lavoro sarà oggetto di ulteriori aggiornamenti, con altre esperienze professionali.