L'idea è quella nel tempo di avvicinarsi anche a questa dimensione di relazione. Credo che sempre più l apolitica debba e possa essere coinvolta e condizionata ad ampi contatti di aggiornamento ed ampliamento della, a mio modesto parere, ancora attuale stretta e miope visione della nostra società. Si parla di seconda o forse di terza repubblica, ma poi in realtà il modello spesso fa ricordare il vecchio modello di politica attuato dall'impero romano. Fatto che poi ne ha segnato la sua fine storica. La mia senzazione e forse desiderio si può palesare in una serie di tentativi di contatto per scambi e valutazioni reciproche sulle attuali esigenze del nostro paese e della nostra società. L'intenzione non è certo quella di schierarsi a sinistra o a destra. Certo non voglio essere accusato di qualunquismo. Io, non penso di essere ne il primo ne l'unico, sono sempre più convinto che, da almeno 10 anni, questa dicotomia sia del tutto anacronistica. Pur dando come detto grande importanza alla politica, oggi spesso penso si faccia del "partitismo" più che sviluppare pensieri politici. Una sorta di fanatismo calcistico, molto lontano dai tanti personaggi famosi a noi conosciuti per il loro significato politico espresso nei tempi. La politica come ad oggi concepita, non porta niente di buono, specie per il fatto che l'opinione pubblica ha oggi compreso come la maggior parte degli atteggiamenti e comportamenti dei politici altro non fanno che defendere il loro status quo. Fare politica ad oggi nella stra grande maggioranza significa difendere i privilegi di una casta e non certo rappresentare gli elettori o fare gli interessi del popolo italiano. Seguono i contatti e le relazioni aperte con le varie organizzazioni politiche o sindacali (tanto è lo stesso). |
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